NO indaga la difficoltà di definizione dei propri confini personali. Le richieste del mondo esterno sono personificate da un microfono: domande sempre più insistenti ed invasive, a cui ci si trova incapaci di dare il proprio consenso. Da qui emerge una ribellione: prendendo il controllo del microfono, l’attrice diventa finalmente in grado di far affermare la propria voce e la propria autonomia. Al termine, dialogo in compagnia degli artisti e possibilità di cenare sul posto con una risottata.