La metafisica dopo Kant

Associazione Orizzonti filosofici
Tue, Feb 7
20:00

La metafisica dopo Kant

Tuesday 7 February, 20:00

Associazione Orizzonti filosofici

Literature

Description

La metafisica dopo Kant presenta una molteplicità di direzioni speculative innanzitutto in senso idealistico (Fichte, Schelling, Hegel), in senso volontaristico (Schopenhauer) e fideistico (Kierkegaard), con tendenze che preannunciano il positivismo (Herbart), lo storicismo (Dilthey), la fenomenologia (Husserl). In una dimensione più rigorosa dal punto di vista teorico occorre però osservare che il criticismo kantiano ha determinato la fine della metafisica dogmatica, ma senza rifiutare del tutto la metafisica. Proponendo una rivoluzione copernicana, Kant ha di fatto ripreso la nozione di trascendentale della filosofia scolastica, conferendogli un significato ancor più radicale. Il trascendentale non rinvia più alle proprietà dell’ente comune, ma designa le forme pure della sensibilità e dell’intelletto con le quali il soggetto umano, l’io trascendentale, sintetizza la conoscenza. Il trascendentale non è più considerato come inerente all’essere, piuttosto diviene il carattere qualificante il soggetto conoscente e pratico. In tal modo Kant non delegittima il ruolo della metafisica, ma intende individuare la sua dimensione fondativa e centrale nella gnoseologia e nella morale e dunque fondare insieme una metafisica della natura e una meta­fisica dei costumi. Così la rivoluzione copernicana diviene una rivoluzione del modo di pensare e le tre Critiche rilanciano in un modo nuovo il pensiero metafisico proponendo come suo centro propulsore la nozione di trascendentale che rende possibile la conoscenza, che si propone come metodo della metafisica critica e che infine dona consistenza al soggetto, a cui compete la com­prensione dell’essere e insieme l’apertura al mondo.


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